Un tempo la catena di approvvigionamento alimentare era breve e semplice, con pochissimi passaggi dal produttore al consumatore. Oggi, invece, nell’industria agroalimentare globale che comporta la trasformazione degli alimenti, è molto più complessa.
Se da un lato questa complessità porta vantaggi in termini di varietà, qualità e scelta dei prodotti commercializzati, dall’altro crea ulteriori rischi riguardo alla possibilità di trovare alimenti non sicuri o contraffatti, che finiscono nei negozi a causa di pratiche scorrette o frodi da parte di fornitori di basso livello.
Facendo riferimento a un caso avvenuto nel Regno Unito, un fornitore di carne è stato accusato di avere spacciato carne di maiale avariata proveniente da altri Paesi per prodotti britannici di qualità. La carne sarebbe entrata nella catena alimentare e commercializzata all’interno di piatti pronti, quiche e panini, causando un potenziale pericolo per la salute dei consumatori.
Per i rivenditori e i produttori, le conseguenze di questi incidenti possono essere enormi.
Anni di lavoro per garantirsi la fiducia da parte dei consumatori e costruire una reputazione di alto livello e affidabilità possono andare in fumo nel giro di pochi giorni. Quindi, cosa possono fare le aziende del settore per ridurre i rischi e proteggere la loro reputazione?
In primo luogo, un’attenta due diligence e un’attività d’intelligence accurata in tempo reale possono aiutare a individuare le pratiche scorrette prima che diventino un problema.
Inoltre, una risposta rapida ed efficace alle crisi può aiutare a limitare i danni e a ricreare la fiducia nei consumatori nel caso in cui i media denuncino episodi del genere.
Tornando all’episodio del Regno Unito, sembra che il fornitore abbia fatto di tutto per nascondere i prodotti sospetti durante le visite degli ispettori.
Dichiarando di aver mescolato la carne scadente con quella buona, il fornitore britannico in questione è riuscito a far passare i suoi prodotti attraverso i produttori di generi alimentari e i supermercati che hanno acquistato i prodotti finali.
“Una frode così mirata può essere difficile da individuare, anche con i migliori sistemi di qualità e controlli normativi.”
Sue Newton
Leader del settore alimentare e delle bevande, WTW GB
Una frode di questo tipo, così mirata e difficile da individuare, può essere altrettanto complicata da prevenire, anche con i migliori sistemi di qualità e controlli normativi.
Sono stati vittime di truffe simili anche alcuni tra i più rinomati produttori e rivenditori britannici, famosi per la qualità dei loro prodotti.
Ma questo non è il primo né il peggior caso di frode su larga scala.
Ne è un ulteriore esempio lo scandalo del 2013 che ha coinvolto l’Europa, quando l’arrivo di carne di cavallo non dichiarata o dichiarata in modo inappropriato scatenò delle serie conseguenze nelle catene alimentari di tutta la zona, provocando un’enorme ondata di richiami di prodotti e revisioni normative.
Anche altri eventi di minore rilevanza, come le contaminazioni dei prodotti, possono avere un effetto devastante sulla reputazione, facendo perdere la fiducia dei consumatori nella sicurezza e negli standard alimentari. Nel 2022 i richiami alimentari sono aumentati su base annua sia negli Stati Uniti che in Europa. [1]
Basta poi che un caso venga menzionato da una personalità di spicco nel settore o da un influencer per ottenere una grande visibilità e comparire tra le notizie più importanti sui social media e sui media tradizionali.
Questo non è un bene per le aziende. Inoltre, in un mondo in cui i consumatori sono sempre più consapevoli di ciò che mangiano, i produttori devono rispondere a stakeholder sempre più numerosi, oltre che alle autorità di regolamentazione e ONG.
Un eccesso di notizie negative può provocare un punto di svolta e spingere i consumatori ad allontanarsi da determinati marchi o negozi e a rivolgersi a nuovi fornitori.
WTW ha collaborato con alcuni dei leader globali in questo campo per sviluppare una soluzione olistica che possa aiutare a prevenire una crisi, e supportare la risposta e il recupero qualora si dovesse verificare.
Prevenzione: per anticipare gli eventi ed evitare che potenziali problemi di reputazione si traducano in una crisi, la nostra piattaforma Polecat offre un attento esame delle prospettive in tempo reale. Gli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale sintetizzano i dati dai canali online e social media in pannelli di controllo e creano avvisi di rischio per i media pertinenti.
Pianificazione: la nostra Reputational Risk Readiness Review può aiutare le organizzazioni a definire e quantificare i propri rischi reputazionali, identificare i potenziali impatti e mappare eventuali lacune che necessitano di mitigazione.
“WTW offre consulenza da parte di esperti di crisis communication che hanno gestito situazioni di crisi di ogni tipo in tutto il mondo.”
Trent Williams
Head of Broking, Australasia
Risposta: WTW offre la consulenza di esperti di comunicazione in caso di crisi. Si tratta di professionisti che hanno gestito qualsiasi tipo di situazione di crisi in tutto il mondo, che aiutano le aziende attraverso consigli sulla gestione dei media e sulla comunicazione esterna della leadership.
Trasferimento del rischio: i nostri prodotti contro i rischi reputazionali offrono fino a 50 milioni di dollari di copertura per la perdita di profitto lordo a seguito di un significativo evento pubblicitario avverso. Ciò include pagamenti provvisori immediati per superare la crisi e sostenere la diffusione nell’arco di un massimo di 12 mesi per aiutarvi a rimanere a galla in seguito.
Riabilitazione: i nostri esperti lavoreranno con voi nel lungo periodo per sviluppare campagne e comunicazioni che vi aiutino a riportare l’ondata dell’opinione pubblica a vostro favore.
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