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Articolo

Posizionare il proprio brand su temi sociali? Attenzione alla coerenza

Luglio 12, 2023

I marchi del lusso che intendono prendere posizione rispetto a tematiche sociali e delicate, devono fare attenzione a non farlo ponendosi in contrasto col proprio trascorso.
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Un’azienda che mette a tema la propria posizione in relazione a questioni sociali o etiche avvicina sicuramente i consumatori-clienti, perché dimostra di comprendere i cambiamenti in atto e lo spirito del tempo.

Ma esistono anche potenziali risvolti negativi, se tutto questo non viene gestito e comunicato nel modo opportuno. Gli eventuali scheletri nell’armadio possono rapidamente offuscare l’immagine del brand, soprattutto se sembrano contraddire le affermazioni rese pubbliche.

Ad esempio, il riposizionamento come marchio più sostenibile potrebbe ritorcersi contro se emergessero storie relative a danni ambientali o cattive pratiche di lavoro nella catena di approvvigionamento.

Quindi, cosa devono prendere in considerazione le aziende? Come possono evitare passi falsi che potrebbero danneggiare la loro reputazione, e come possono risanare la situazione se dovessero emergere più danni che benefici ?

Come ogni grande cambiamento, i marchi devono assicurarsi di portare con sé l’organizzazione, svolgere un’attenta due diligence e assicurarsi di essere pronti ad affrontare le conseguenze nel caso in cui qualcosa non dovesse andare come previsto.

La pressione di prendere una posizione

Le persone non sono più solo consumatori passivi. Attraverso i social media cercano una maggiore interazione con i marchi, e chiedono loro di più.

Il 64% delle persone ha dichiarato di ritenere che i social media abbiano dato loro una voce per influenzare le imprese e i grandi marchi

In sondaggi recenti, il 64% delle persone ha affermato di ritenere che i social media abbiano dato loro una voce per influenzare i grandi marchi[1], mentre il 54% ritiene che per le persone sia più facile spingere le imprese, invece che il Governo, a prendere una posizione su tematiche sociali.

Questo ha spinto molte aziende a rendersi una parte attiva all’interno di un dibattito.

Ad esempio, molti marchi si sono sentiti obbligati a rispondere al “Black Lives Matter” e al “MeToo”, affrettandosi a condannare il razzismo e il sessismo, e a posizionarsi a supporto di questi movimenti.

Rischio “boomerang” se non sei coerente

Nel “caldo” ambiente dei social media, aziende e celebrity possono essere facilmente accusate di incoerenza e subire danni reputazionali.

Gli attivisti sono particolarmente veloci a cogliere qualsiasi ipocrisia percepita, soprattutto se quanto dichiarato in pubblico è in contraddizione con le azioni private o i comportamenti passati.

Nel caso del Black Lives Matter, alcuni marchi di lusso che hanno sostenuto il movimento, si sono trovati esposti e in imbarazzo a causa di precedenti commenti e prese di posizione razziste, o ancora da casi di appropriazione culturale.

Nel caso del Black Lives Matter, alcuni marchi di lusso che hanno sostenuto il movimento, si sono trovati esposti e in imbarazzo a causa di precedenti commenti e prese di posizione razziste, o ancora da casi di appropriazione culturale.”

Paolo Molteni | Chief Commercial Officer, Corporate, Risk & Broking - Italy

Di conseguenza, questi brand sono stati boicottati dai clienti e costretti a cambiare la propria cultura aziendale piuttosto che promuovere il cambiamento nella società come previsto.

Allo stesso modo, un produttore di abbigliamento sportivo di lusso è finito in una tempesta sui social media quando ha promosso un workshop su come “resistere al capitalismo”, nonostante traesse vantaggio da prodotti che la maggior parte delle persone non può permettersi.

Anche se il brand non aveva condotto il workshop, questo fatto ha dimostrato come qualsiasi “inautenticità” possa essere attaccata e come i marchi possano essere danneggiati anche solo dalla vicinanza a iniziative del genere.

I marchi che provano a superare i limiti imposti e sfidare le norme accettate rischiano una reazione da parte del pubblico se le loro campagne sono percepite come stereotipate, sessiste o dannose: si veda il movimento “ #Balenciagacancelled” dopo la recente controversia sulla campagna pubblicitaria del brand.

Come evitare le insidie e proteggere la reputazione

Svolgete indagini sul passato

Prima di prendere posizione su un problema, è necessario essere a conoscenza di come questo sia in linea con le vostre azioni e i vostri comportamenti, nel passato e presenti.

Eventuali trasgressioni avvenute in un passato non recente, come ad esempio durante la Seconda Guerra Mondiale o anche durante il periodo del commercio di schiavi, possono venire esposte e ritorcersi contro il vostro brand.

La due diligence deve ripercorrere l’intera storia dell’azienda e identificare eventuali segreti prima che siano altri a farlo.

Controllate la vostra rete di stakeholder presente e passata

Se si scoprisse che brand ambassador o influencer associati a un marchio sono stati coinvolti in controversie in passato, potrebbe essere ostacolata una presa di posizione rispetto a un tema sensibile, danneggiando così la reputazione.

Diventa importante esaminare tutti i vostri legami, inclusi i personaggi famosi che sponsorizzano il vostro brand, per far in modo che riflettano l’etica aziendale.

Siate autentici e passate ai fatti

Assicuratevi che la nuova posizione trovi consenso all’interno dell’intera azienda e sia supportata da azioni a ogni livello.

Create programmi e politiche a livello interno per assicurarvi che il cambiamento avvenga.

In caso contrario, il riposizionamento sarà solo di facciata e rischierà di essere messo in discussione o compromesso dalle persone che “non hanno ricevuto il promemoria”.

Rispondete, non ritrattate

Se qualcuno evidenzia un problema del passato o pone domande difficili, è necessario affrontarlo subito.

Le ricerche dimostrano che i clienti sono ben disposti a perdonare un marchio che ammette i propri errori e cerca di porre rimedio.[2]

Le ricerche dimostrano che i clienti sono ben disposti a perdonare un marchio che ammette i propri errori e cerca di porre rimedio.”

Paolo Molteni | Chief Commercial Officer, Corporate, Risk & Broking - Italy

Accettate la responsabilità, scusatevi e rilasciate dichiarazioni pubbliche, se necessario.

Mostrate un sincero pentimento e prendete le distanze dal comportamento offensivo, attraverso azioni e parole.

Abbiate un piano nel caso qualcosa non vada come previsto

Anche i migliori piani non sono sempre in grado di prevenire una crisi reputazionale. Diventa così necessario disporre di un piano di crisi completo, supportato dalle giuste risorse e dal giusto know-how.

Il piano dovrebbe trattare come rispondere alla situazione, riducendo al minimo le perdite finanziarie e ricostruendo eventuali danni inevitabili alla vostra reputazione.

Rischio reputazionale: WTW può dare una mano

WTW ha collaborato con alcuni dei leader globali in questo campo per sviluppare una soluzione olistica che possa aiutare a prevenire una crisi, e supportare la risposta e il recupero qualora si dovesse verificare.

Pianificazione: la nostra Reputational Risk Readiness Review può aiutare le organizzazioni a definire e quantificare i propri rischi reputazionali, identificare i potenziali impatti e mappare eventuali lacune che necessitano di mitigazione.

Prevenzione: per anticipare gli eventi ed evitare che potenziali problemi di reputazione si traducano in una crisi, la potente piattaforma Polecat offre un esame delle prospettive in tempo reale.

Gli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale sintetizzano i dati dai canali online e social media in pannelli di controllo e avvisi di rischio per i media pertinenti.

Risposta: WTW offre accesso a esperti di comunicazione in caso di crisi che hanno gestito qualsiasi tipo di situazione di crisi in tutto il mondo, dai consigli sulla gestione e la strategia dei media alle dichiarazioni e discorsi della leadership.

Trasferimento del rischio: il nostro prodotto assicurativo contro il rischio reputazionale offre fino a 50 milioni di dollari di copertura per la perdita di profitto lordo a seguito di un significativo evento pubblicitario avverso.

Ciò può includere pagamenti provvisori immediati per superare la crisi e sostenere la diffusione nell’arco di un massimo di 12 mesi per aiutarvi a rimanere a galla in seguito.

Riabilitazione: i nostri esperti lavoreranno con voi nel lungo periodo per sviluppare campagne e comunicazioni che vi aiutino a riportare l’ondata dell’opinione pubblica a vostro favore.

Contattateci per ulteriori informazioni sulla nostra soluzione assicurativa per le crisi reputazionali e di gestione del rischio.

Notes

  1. Porter Novelli 2021 Business of Cancel Culture study Return to article
  2. Edelman 2018 Two-thirds of consumers now buy on beliefs Return to article
Contatto

Paolo Molteni
Growth Director, Corporate Risk and Broking

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