LONDRA, Dicembre 12, 2022 – L’impatto del cambiamento climatico è molto forte sugli investimenti finanziari: entro la fine del secolo, la perdita per gli investitori potrebbe arrivare al 50-60% se le temperature del pianeta aumentassero tra i 2,7 e i 3,6 gradi centigradi (un aumento probabile in uno scenario di business-as-usual, in cui i rischi climatici non vengono affrontati), contro una perdita del 15% se l’incremento della temperatura globale si mantenesse ben al di sotto dei 2 gradi. Questa è la stima prevista dalla nuova ricerca del Thinking Ahead Institute di WTW. Società leader mondiale nella consulenza e nel brokeraggio assicurativo, presente anche in Italia su tutto il territorio nazionale, WTW aiuta imprese e istituzioni a individuare soluzioni in ambito di gestione dei rischi e di persone.
La ricerca, intitolata Pay Now or Pay Later, offre una chiave per interpretare gli effetti diretti sul settore finanziario dei costi economici e dei rischi fisici del cambiamento climatico. La metodologia utilizzata tiene conto delle soglie critiche del clima e dimostra che il rischio aumenta rapidamente con l'aumento delle temperature. Affrontare il cambiamento climatico prima e non dopo è nell'interesse degli investitori e dei loro clienti.
Tim Hodgson, co-responsabile del Thinking Ahead Institute di WTW, ha dichiarato: "Questi risultati dovrebbero far capire agli investitori che, se non si compiono già da ora sforzi significativi per la transizione verso un modello economico sostenibile, i rischi associati, determinati dalle emissioni e dai cambiamenti climatici, porteranno a grandi cambiamenti nel PIL e nei livelli di reddito globali nel prossimo secolo".
La ricerca sostiene che attivando una transizione più rapida e ben coordinata verso l'economia “Net zero” (a zero emissioni di carbonio), le perdite potrebbero essere in parte compensate dagli investimenti necessari, rivolti ad esempio a nuove infrastrutture energetiche, e che i fornitori di questi capitali finanziari, dopo la spesa iniziale, potrebbero beneficiare di rendimenti futuri. Inoltre, in questo scenario, potrebbe esserci una spinta dalla spesa per le retribuzioni e per i beni strumentali e dalle relative riduzioni dei costi e incrementi di produttività.
Isabella Martin, senior associate del Thinking Ahead Institute, ha dichiarato: "I tempi del clima ora si sovrappongono a quelli degli investimenti. Non agire potrebbe sembrare l'opzione più economica nel breve termine, ma per i fondi di investimento, l'inattività è di fatto una scelta molto più costosa."
È possibile scaricare lo studio completo Pay Now or Pay Later al seguente link.
Il Thinking Ahead Institute è stato fondato nel gennaio 2015 ed è un’associazione globale no-profit di ricerca sugli investimenti e sull’innovazione, composta da istituzioni e società di servizi, impegnati a cambiare e migliorare l'industria degli investimenti, a beneficio del risparmiatore finale. Conta oltre 55 membri in tutto il mondo e nasce dal Thinking Ahead Group di WTW Investments, istituito nel 2002.
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