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Global Food & Beverage Survey Report

Aprile 7, 2022

WTW ha intervistato 250 dirigenti senior di aziende leader nel settore Food & Beverage, per capire come l'industria sta gestendo i rischi globali e quali opportunità stanno emergendo.
|Credit and Political Risk|Environmental Risks
N/A

Dopo la pandemia, il mondo si sta avviando verso un periodo di crescita e ripresa, seppur messo alla prova dall’instabilità politica.

  • Come si riflette questo scenario nei carrelli della spesa e sulle nostre tavole?
  • Quali sono le maggiori opportunità per l’industria alimentare e delle bevande?
  • E quali sono i rischi e le sfide che le aziende dovranno affrontare nei prossimi anni?

Per rispondere a queste domande, abbiamo intervistato i decision maker di aziende da tutto il mondo, dalla produzione e lavorazione degli alimenti alla produzione di birra e bevande analcoliche.

Campione e metodologia della Survey

L’indagine è stata condotta dal nostro partner Coleman Parkes, nel periodo gennaio-febbraio 2022 utilizzando la metodologia phone-to-web.

Abbiamo ricevuto 250 risposte da dirigenti senior di aziende leader nel settore Food & Beverage a livello globale.

Risultati chiave

L’ambiente e la reputazione sono gli elementi di maggiore rischio

I Business leader considerano l'ambiente come il loro più grande rischio esterno (40%). Le risorse naturali e il cambiamento climatico sono stati classificati come i maggiori fattori di rischio ambientale in generale.

Il brand e la reputazione, che sono legati a questioni ESG come la sostenibilità e la lotta alla corruzione, sono stati giudicati come il più grande rischio interno (46%).

I maggiori rischi per l’industria potrebbero non essere coperti

Più di due terzi (68%) degli intervistati hanno dichiarato che la loro azienda non dispone di un'assicurazione specifica per i rischi ambientali, credendo che questi rischi fossero coperti da altre assicurazioni.

Questa cifra corrispondeva al 63% per i rischi informatici, al 54% per la reputazione e al 40% per il richiamo dei prodotti, tutti fattori di rischio altamente classificati.

I lasciti della pandemia continueranno a  condizionare l’industria

Le difficoltà nella catena di approvvigionamento (37%) e nell’attrazione e ritenzione dei talenti (37%) sono in cima alla lista degli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi strategici.

Le continue carenze di stock, di personale e di container per la spedizione avranno un impatto nei prossimi due anni.

Trasformare le lezioni ricavate dalla pandemia in opportunità

Le aziende si sono trasformate per adattarsi al corso della pandemia. Con la graduale ripresa delle attività, si sta cercando di massimizzare il potenziale di questi cambiamenti - il 45% ha affermato che le maggiori opportunità risiedono nel proseguire con gli adattamenti, come l'automazione e la digitalizzazione.

L’incertezza geopolitica come ostacolo alla gestione dei rischi

I fattori esterni al di fuori del controllo dell'organizzazione, compresi i fattori geopolitici (60%) e i fattori economici (60%), sono considerati come le maggiori sfide per affrontare i rischi nel medio termine.

Anche la mancanza di accesso a soluzioni adeguate al il trasferimento del rischio è in cima alla classifica (43%), così come la mancanza di consenso da parte del consiglio di amministrazione (45%).

Le priorità aziendali: stabilità e resilienza

I Senior Executives hanno indicato la stabilizzazione del business (41%) come la loro massima priorità nei prossimi due anni, classificandola ben al di sopra della crescita.

Le aziende si stanno altresì concentrando sulla resilienza - il 97% dispone di un processo formale per la pianificazione della continuità aziendale, il 63% dei quali è collegato ai KPI aziendali.

Le aziende sono ottimiste riguardo al futuro

Nonostante le sfide degli ultimi due anni, il 70% delle organizzazioni Food & Beverage è ottimista sul fatto che il settore sarà più redditizio nei prossimi due anni.

I prodotti biologici sono il food trend principale

Gli alimenti biologici sono in cima alla lista delle maggiori opportunità di business nei prossimi due anni al 48%. Le diete vegane e vegetariane (30%) sono viste come meno vantaggiose a livello globale.

Scarica il report

Gli ultimi due anni hanno testimoniato uno tra gli eventi più destabilizzanti della storia recente. Proprio quando una sorta di normalità si stava ripristinando, il conflitto in Ucraina ha portato nuova instabilità e un rapido aumento dei prezzi, con il rischio di ulteriori interruzioni della catena di approvvigionamento.

Eppure, l'industria si adatta sempre - deve farlo, per mantenere gli scaffali riforniti e cibo e bevande sulle tavole di tutto il mondo.

Ciò si sta riscontrando nella risposta alla pandemia, mentre le aziende perseguono i loro sforzi di adattamento per cogliere opportunità per il futuro.

È probabile che vedremo più nearshoring della produzione, investimenti nell'automazione e rafforzamento delle catene di fornitura, considerando le priorità dell’industria verso la stabilità e la continuità nel breve e medio termine.

Per saperne di più, scarica il report gratuito della Survey compilando il breve form in cima a questa pagina.

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